LA BARZELLETTA DI MANGANELLI

Questa barzelletta del capo della polizia è tragicamente comica. Non solo perchè una agenzia dell’ONU ha criticato il comportamento delle forze di polizia italiane ma perchè le affermazioni strampalate di Manganelli non rispondono in nessuno modo alla realtà che abbiamo di fronte. Soltanto negli ultimi anni partendo da Napoli, dal G8 di Genova, da Bolzaneto, dal caso Aldrovandi da Cucchi e Uva e tante che sarebbero da scrivere. Ma quanti di noi potrebbero raccontare di quotidiane intimidazioni, prepotenze e violenze. 
 
"Possono esserci eccessi e manifestazioni che noi andiamo a sanzionare. Brutte vicende delle quali ci assumiamo la responsabilità e per le quali chiediamo scusa ed esprimiamo amarezza e rammarico". Lo dice il Capo della Polizia Antonio Manganelli rispondendo ai cronisti che gli chiedono se casi come quelli di Stefano Gugliotta, il 25enne arrestato e picchiato dalle forze dell’ordine (IL VIDEO) fuori dallo Stadio Olimpico lo scorso 5 maggio e scarcerato dopo sette giorni di detenzione, possano intaccare la fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine. E sottolinea: "Ad ogni modo, si tratta davvero di singoli episodi in una quotidianità che vede poliziotti carabinieri e finanzieri impegnati tutti i giorni sulle strade, negli uffici, nell’antiterrorismo, nell’anticrimine e contro la mafia".

“Sono donne e uomini straordinari – ha proseguito Manganelli – che raggiungono risultati straordinari. Naturalmente, riteniamo riprovevole ma fisiologico ogni atto che fuoriesce dall’ordinario svolgimento dell’attività di servizio. Ed è proprio per evitare possibili momenti di smagliatura che abbiamo istituito la Scuola di formazione per la tutela dell’ordine pubblico, nella convinzione che il dialogo e la mediazione siano il migliore antidoto anche nelle manifestazioni di piazza, dove noi siamo presenti per proteggere tutti, a cominciare da quelli che protestano".
 fonte: ultrasblog

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