Forze agli ordini di…

Gli articoli apparso questa mattina sulla stampa locale ma soprattutto le parole del questore Zito impongono una serie di riflessioni.
La prima è sicuramente riguardante la vecchia storia dei "protagonisti che non possono definirsi tifosi" come se ci fosse una autorità che può sancire chi è tifoso e chi non lo è, senza considerare che le "forze dell’ordine" in questi mesi ( ma non solo ) prima di esternare dichiarazioni sarebbe il caso facessero un serio esame di coscienza dati i casi di violenze ripetute e gratuite o di minacce come quelle dichiarate pubblicamente dal questore di Roma prima di Roma-Inter: ”Devono decidere se vale la pena rischiare la pelle, il quadro è questo”.
Oppure, restando sul locale, come non sia possibile in un luogo pubblico ( lo stadio ) commemorare con uno striscione una festa NAZIONALE come quella del 25 APRILE, non si parlasse di stadi, quindi di diverse dinamiche, si dovrebbe organizzare una class action per il ripristino immediato su tutto il territorio nazionale dell’articolo 21 della costituzione alquanto misconosciuta da chi legifera e soprattutto da chi dovrebbe garantire la "legge".
A Roma un ragazzo che andava ad un compleanno è stato fermato, picchiato gravemente, insultato ed infine ( come se non bastasse ) arrestato , sbattuto in isolamento nemmeno fosse un camorrista perchè "scambiato per un Ultras".  Questo come se si intendesse che se fosse stato un ultras allora tutte le violenze perpetrate, al di la del fatto che l’azione penale è personale e guidata dalla conseguenza di aver commesso un reato e non di essere un tifoso. Il tutto smascherato da un video che mostra a tutti cosa accade intorno ad uno stadio al di la delle solite frasi ad effetto sul buon lavoro della polizia e sulla violenza.
Per non parlare dei pestaggi subiti da un tifoso del Catanzaro ad Arezzo, gli abusi a Firenze e tutta una serie di altri fattacci che non fa comodo ai giornalisti di tirar fuori e accaduti nel giro di pochi mesi.
Tornando a Livorno, possiamo dire che il giochino del "tifoso cattivo" regge fino ad un certo punto perchè sia allo stadio e poi sul lungomare i cittadini hanno veramente visto cosa è accaduto e in molti si sono sorpresi di leggere di "sassaiole" alla Baracchina Rossa, così come increduli si resta nel leggere di tensioni ai tornelli, come se la tensione fossa dovuta al fatto che circa 400 persone entrano mostrando regolarmente biglietto/documento, si trovano di fronte 2 metri di spazio libero tra gli steward e la polizia con scudi alti e manganelli in mano nel prefiltraggio e, non avendo spazio materiale per entrare ( come è facile prevedere ), si crea uno "spingi spingi" generale ( come accade regolarmente ai concerti o in qualunque altra occasione in cui molte persone stanno per entrare in luoghi dove vi sono controlli dei biglietti ).
Ma tutto questo è un optional, perchè richiederebbe uno sforzo di comprensione e soprattutto una buona fede che sia i giornali che le Forze dell’Ordine non hanno.
Per questi signori cantare "Bella Ciao" o "Duce Duce" è la stessa cosa vista da due punti di vista opposti, senza considerare che la prima storicamente gli ha permesso di fare il loro lavoro e purtroppo di scrivere cazzate, di poter giurare su una costituzione ( che non conoscono affatto ) e di poter addirittura additare liberamente nemici fittizi per creare allarme sociale e potersi comportare come in un regime sudamericano.

Se il questore di Livorno ha da ridire lo faccia direttamente nei confronti di un organo INCOMPETENTE come il CAAMS il quale, visto il ritornello per cui "la politica deve rimanere fuori dagli stadi", è ovviamente guidato e manipolato dai POLITICI e da logiche politiche, cosi come accade per le nomine dei questori.
Questo porta società "appoggiate" politicamente ( con tanto di candidati alle elezioni presenti nelle balaustre come capi ultrà ) a poter scorrazzare dove vogliono e come vogliono nonostante gli incidenti gravi creati e società che non contano nulla ma che sono punite regolarmente per ogni minimo gesto. Per non parlare dei continui abusi.
Questo in barba pure alle libertà personali dei cittadini di muoversi liberamente sul territorio nazionale.
Ma purtroppo ai questori non è chiesto di conoscere una città, le sue idee e la sua storia, cosi come ai giornalisti non è chiesto di dire la verità sui fatti.
Entrambi rispondono ai "superiori" che altro non sono che la politica, la quale dovrebbe rispettare e rispondere ai cittadini…. ma "questa è un altra storia".

L’ultima giornata ha sancito l’inadeguatezza del CAAMS e il reiterato slogan dei tifosi cattivi, quelli che rispondono ai fascisti naturalmente.

Al prossimo anno

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