No alla tessera del tifoso. Parola di ….. avvocato

"E’ dal ’74 che ho l’abbonamento della Roma ma la prossima stagione non lo farò più: non posso, non voglio accettare la tessera del tifoso…". Chi parla non è un ultrà. Ma è un avvocato difensore di molti ultrà (non solo della Roma, ma anche della Lazio, del Livorno, eccetera).

E’ Lorenzo Contucci, ormai noto nell’ambiente dei tifosi. "Non è accettabile questa tessera che vuole imporre il ministro Roberto Maroni, e con altri colleghi avvocati stiamo studiando se e come ci si può opporre legalmente. Qui ci vorrà il nulla osta della questura anche per andare allo stadio, come ci vuole per un porto d’armi: mi sembra davvero una cosa eccessiva, no?". Contucci contesta la filosofia della tessera del tifoso: "Certo: si dice che è obbligatoria per chi vuole fare l’abbonamento e chi vuole andare in trasferta, e questo non è accettabile, ed è anche contro la legge attuale. I club fanno finta di niente ma dovrebbero opporsi perchè così rischiano di svuotare ancora di più gli stadi che sono già mezzi vuoti. Bisognerà firmare un modulo, portare la fotografia… No, grazie. Non se ne parla nemmeno: io l’abbonamento non lo faccio più e quando voglio andare allo stadio comprerò un biglietto. Spero che tanti tifosi facciano come me, così questa bella operazione commerciale andrà fallita. Che pensano di fare? In futuro vogliono mettere magari un microchip sotto la pelle dei tifosi? Non è accettabile". Molti tifosi della Roma sono con Contucci. C’è aria di rivolta. Anche perché i club, sinora, tacciono, o fanno finta di niente (tranne poche eccezioni). Eppure adesso si pianificano le campagne-abbonamenti. Non c’è informazione chiara, e già i tifosi sono costretti a incredibili slalom, e a volte a incredibili vessazioni, per poter comprare un biglietto. L’Uefa è stata chiara con la Figc: niente biglietti nominativi per la candidatura a Euro 2016. "Io sono stato a Bari -continua Contuci- per la partita della Roma, ed è stato uno spettacolo: oltre 12.000 persone e non è successo assolutamente niente. Bellissimo. Ma credono di risolvere tutto con la tessera del tifoso? Un Napoli-Roma o un Roma-Napoli non sarà più una partita a rischio? Per favore, siamo seri…". Non si capisce perché la Lega Calcio, con il suo presidente-manager Maurizio Beretta, non voglia fare chiarezza, e spiegare ai club (e quindi ai tifosi) come stanno le cose: il 9 aprile è prevista un’assemblea a Milano ma si parlerà soprattutto di soldi, come spartirsi fra i club di serie A i 200 milioni ed oltre legati al bacino d’utenza. Si litigherà di sicuro. Nessuno che si interessi dei tifosi, e dei loro problemi: e questa, lasciatecelo dire, è una vergogna. All’estero non è così.

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