In autunno gli ultras francesi dovranno fare i conti con una nuova legge
sulla violenza negli stadi. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno
Brice Hortefeux all’indomani degli scontri in cui a Parigi l’ultima
domenica di febbraio un tifoso è stato pestato a morte. Vittima e
aggressori tifano per la stessa squadra, il Paris Saint Germain, ma su
curve e estremismi politici opposti. Così come ogni domenica oramai da
anni, le squadre di ultras che prendono il nome dagli spalti sui quali
si collocano (Boulogne e Auteil) si sono affrontate nonostante
l’intransigenza delle misure di sicurezza predisposte per la partita
avesse dissuaso dalla trasferta persino i tifosi della squadra
avversaria, l’Olympique Marsiglia.
«Le nuove norme vieteranno le trasferte ai tifosi nei casi – ha detto il
ministro – di rischio elevato per l’ordine pubblico e per periodi di
tempo determinati», ma intanto il Governo ha raccolto l’appello alla
fermezza del presidente Sarkozy e lanciato un’offensiva contro gli
hooligan mettendo in campo l’arsenale normativo e operativo già a
disposizione. A cominciare dalla legge sulla violenza delle bande
entrata in vigore proprio il mese scorso e a cui, dopo gli scontri al
“Parco dei Principi”, Hortefeux ha chiesto ai prefetti di dare subito
applicazione. Oltre a punire con la detenzione fino a un anno la
semplice partecipazione a gruppi costituiti allo scopo di commettere
violenze, in una scuola o allo stadio, la legge porta la durata massima
di interdizione dagli stadi da tre a sei mesi e a dodici in caso di
recidiva. Inoltre, già da qualche settimana, gli spalti sono messi in
sicurezza dalle “sezioni di intervento rapido”, poliziotti collegati a
operatori video ( sic…sic!!! ) che assegnano loro gli obiettivi da seguire, i casseurs
da identificare e deferire alla giustizia.
sulla violenza negli stadi. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno
Brice Hortefeux all’indomani degli scontri in cui a Parigi l’ultima
domenica di febbraio un tifoso è stato pestato a morte. Vittima e
aggressori tifano per la stessa squadra, il Paris Saint Germain, ma su
curve e estremismi politici opposti. Così come ogni domenica oramai da
anni, le squadre di ultras che prendono il nome dagli spalti sui quali
si collocano (Boulogne e Auteil) si sono affrontate nonostante
l’intransigenza delle misure di sicurezza predisposte per la partita
avesse dissuaso dalla trasferta persino i tifosi della squadra
avversaria, l’Olympique Marsiglia.
«Le nuove norme vieteranno le trasferte ai tifosi nei casi – ha detto il
ministro – di rischio elevato per l’ordine pubblico e per periodi di
tempo determinati», ma intanto il Governo ha raccolto l’appello alla
fermezza del presidente Sarkozy e lanciato un’offensiva contro gli
hooligan mettendo in campo l’arsenale normativo e operativo già a
disposizione. A cominciare dalla legge sulla violenza delle bande
entrata in vigore proprio il mese scorso e a cui, dopo gli scontri al
“Parco dei Principi”, Hortefeux ha chiesto ai prefetti di dare subito
applicazione. Oltre a punire con la detenzione fino a un anno la
semplice partecipazione a gruppi costituiti allo scopo di commettere
violenze, in una scuola o allo stadio, la legge porta la durata massima
di interdizione dagli stadi da tre a sei mesi e a dodici in caso di
recidiva. Inoltre, già da qualche settimana, gli spalti sono messi in
sicurezza dalle “sezioni di intervento rapido”, poliziotti collegati a
operatori video ( sic…sic!!! ) che assegnano loro gli obiettivi da seguire, i casseurs
da identificare e deferire alla giustizia.