Profanata la tomba dell’ultras nocerino + Comunicato della Curva Sud Catello Mari

Profanata la tomba dell’ultras nocerino morto un anno fa.
E’ stata profanata la tomba di Vincenzo Salzano. Vandali di turno hanno imbrattato la lapide con scritte del tipo: “W Cava, Nocera Topi”.
Vincenzo Salzano, ultrà della Nocerina, ha perso la vita poco più di un anno fa, per una terribile meningite fulminante che non gli ha lasciato scampo. Il fratello, Giuseppe Salzano, attuale assessore della giunta di Gaetano Montalbano, ha appreso la notizia con stupore ma anche con rammarico. Vincenzo ha perso la vita in circostanze tanto tragiche quanto incontrollabili. Era un “gigante buono”, così lo hanno sempre definito gli amici con i quali stava condividendo gli anni più belli della giovinezza. Tra l’altro, lo scorso mese di marzo, fu organizzato il primo memorial “Amici di Vincenzo Salzano”. In quell’occasione nello stadio di Pecorari, si affrontarono 6 squadre tutte composte da suoi amici: unico scopo di tenere sempre vivo il ricordo del 26enne. Sul suo profilo di facebook, Vincenzo scriveva “A vit è bell” e tra i suoi slogan c’era anche un pensiero per tutti quelli che gli volevano bene: “Mi piace tutto ciò che in compagnia rende felici tutti noi amici”. Avrebbe compiuto 27 anni il 13 maggio dello scorso anno e, invece, quel tragico 8 marzo Vincenzo gettò l’intera comunità nella disperazione. La scoperta ieri pomeriggio, fatta da un amico del giovane.

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Comunicato della Curva Sud Catello Mari
comunicato della Curva Sud Catello Mari che condanna, senza mezzi termini la profanazione della tomba del tifoso nocerino Vincenzo Salzano.
“Noi Ultras Curva Sud Catello Mari prendiamo le distanze dall’atto infame avvenuto lo scorso lunedì ai danni della tomba, ma soprattutto della memoria, di Vincenzo Salzano.
Una delle nostre prerogative ultras, di vitale importanza, è da sempre quella di rispettare il ricordo e il dolore per le persone scomparse prescindendo dalle rivalità; lo dimostrano gli innumerevoli striscioni esposti al Simonetta Lamberti ed ancor più i gesti compiuti dal 1995 (morte di Vincenzo Spagnuolo) in poi; la nostra presenza ai funerali di Emilio Del Pozzo e dello stesso Vincenzo Salzano ed ancora il torneo “A CHI CI GUARDA DA LASSÙ” organizzato da 15 anni e dedicato a chi purtroppo ci ha lasciati: cavesi e non.
Tutto questo mai per moda o per apparire ma, semplicemente, per dei valori insiti in ognuno di noi, valori che, senza falsa modestia, abbiamo insegnato anche ad altri a rispettare.
Per questo ci teniamo affinchè il nostro nome non sia mai accostato a certi gesti che non fanno parte della nostra indole e che per primi condanniamo. Consapevoli che le rivalità continueranno ad esistere, ed andranno sempre affrontate in altri modi, continueremo a portare avanti e a trasmettere il CODICE ULTRAS a cui siamo legati:
Ultras nella vita non solo alla partita.

Ultras Curva Sud Catello Mari”.

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